Genji Being Scared Of A Thunderstorm? (Blackwatch Era?)

Sonic, Knuckles and Shadow as humans!

Short fluffy Venom comic I recently drew! Ideas came from a talk with @glasspunkart, @sleepyoceanprince and Liza on the symbrock discord. Drunk Eddie being cute was toooo fun to not draw it!! [click on it for better resolution! Or look at it here on AO3]

Thinking about River and his "it's hard for me to talk about what's biting at my ass" line (during the Hunt) and then later (during Following the River) he opens up and tells V about his parents and if V interrupts him before he gets into more detail he responds with "heard sob stories enough?"

Do you ever just... think a bunch about characters like these? You know, the characters who are always the rock to lean on, the anchor, the source of safety and stability and calm? The ones who are so selfless and full of love and compassion, that might not always have their own needs met because they always put others first? And especially in a world like Night City, where everything is just so very fucked? Where something like this can definitely be taken advantage of?

And this is not to say that River is some doormat that others walk all over as they please, and all he does is smile and put a thumbs up. In River's case (and in general honestly) I do not think kindness should be mistaken for weakness.

He is not weak or boring or naive, not even for someone living in Night City. In fact, it's pretty damn brave to hold onto kindness and altruism like that especially considering the world he lives in and everything he's been through.

I think about the text he sends to V letting them know they can always talk to him. And then I think about the Sun ending, the Path of Glory, how there is the opportunity for V to tell River that he is their rock, their anchor.

And he smiles with content for a moment. But V is leaving.

V, the one who helped him find Randy, helped him put his life back together in a different, but more beautiful way. The one he could turn to in his time of need, the one to be like yes I will help you, and I do not expect anything in return. The one who listens when he opens up about his trauma. The one who refuses to accept his help, the one that says "you being here is enough."

V, the one he falls so hard and so quickly for.

V, the one that is dying, that he may never see again.

I don't know where I was going with this, but on a completely unrelated note, my heart feels like it has been shredded to a million pieces.

2 bros chillin at a farm 5 feet apart cause they’re not gay

More Cayde Birthday spam pics! - That last one cracks me up! 🤣

All art that’s not mine, links are here:

https://www.deviantart.com/muratothebandit/art/DESTINY-2-Cayde-6–803781589

https://www.deviantart.com/lizzytheredfiske/art/Destiny-meme-2-704632756

https://www.deviantart.com/tombstonecc/art/Cayde-6-771725615

https://www.deviantart.com/muratothebandit/art/DESTINY-2-Cayde-6–803781450

https://www.deviantart.com/trophykingart/art/Cayde-6-802568688

https://www.deviantart.com/daxtri/art/Cayde-6-613993971

“Long ago, Airachnid was with the Decepticons, where her cruel, cold-sparked, murderous demeanor served her well. After the Great Exodus of Cybertron, however, she decided to go solo. These days, Airachnid spends her time engaging in her new hobby: collectingendangered species… well, parts of endangered species, mostly the heads. Now, if a species isn’t endangered? Oh, they will be. She’ll make sure of that, and she’ll make sure it’s a slow, painful process.

Less trustworthy than even Starscream, she is more than willing to kill her own men or leave her commanding officers behind if it means getting what she wants. The pain and trauma she had inflicted on Arcee, from said Autobot’s torture to the brutal execution ofher partner, have given them a vicious, bitter history, and both will stop at nothing to kill each other. She also has the ability to control Insecticons.”

So while watching the movie in the theater, I thought I saw Venom as taking a snake or eel like appearance while showing up physically when talking to Eddie in the movie. But now that I look more closely

actually looks like Venom shapes a face like a mask held up by tendrils.

You can even see through the fangs in Venom’s mouth in the last picture, it’s neat.

Sparks

You didn’t understand why Winston insisted on you and Genji doing missions together. At first, you were just confused. Genji was fast, and agile, and quiet. And you, while fast enough you suppose, were loud and conspicuous. Genji was a quiet breeze that swept in the storm clouds and you were quite literally the lightning that followed. Flash shouldn’t follow subtlety.

But Genji was so kind, and so gentle, and so encouraging. You became confused about other things. About Life. About Luck. About Love.

You tried really hard not to think about love.

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FLORENCE CASTLE’S HEROES OF CYBERTRON - EP. 09: OPTIMUS PRIME (3)

Poiché il soggetto in questione è una vera e propria leggenda nella Hall of Fame dei Transformer, la puntata di oggi è particolarmente molto lunga, per cui la suddividerò in più parti.

NOTA: Alcune immagini non sono mie, ma vengono dal sito DeviantArt. Articolo scritto da me, con l'approvazione di @jazzluca.

***

PUNTATA 9: OPTIMUS PRIME, terza parte.

Optimus al cinema: Michael Bay e non solo

Il 2007 non è solo l’anno di Animated, ma anche l’anno di nascita dell’universo cinematografico di Michael Bay, croce e delizia dei TF-fan per essere un mondo tanto rivoluzionario e affascinante quanto controverso. Per quanto riguarda Optimus Prime, così accattivante ma anche così criticato, è già la seconda incarnazione ad adottare la maschera retrattile del suo precursore Animated. Allo stesso tempo, egli eredita dal G1 gli avambracci squadrati, la tipica livrea rossa e blu qui distribuita con un accattivante motivo a fiamme, e parti del fronte del camion a costituire il busto del robot (i pettorali/parabrezza, ad esempio). Invece, l’idea del camion più sporgente e non col muso piatto deriva dalla G2/Armada, oltre a essere una buona scusa del regista per dare un’impronta più americana all’intera vicenda. Anche le armi sono state in parte rivisitate, tanto da immortalare l’immagine di Optimus che sfodera delle lame gemelle dagli avambracci nell’immaginario collettivo... e che, a sua volta, avrebbe dato i natali alla controparte Prime nel decennio successivo.

In realtà, questo è l’aspetto principale del Comandante Autobot nella prima trilogia di Michael Bay – quella che, per intenderci, comprende i film TRANSFORMERS 2007, La Vendetta del Caduto e Dark of the Moon – perché, come vedremo, nel corso del tempo si avrà una netta evoluzione nel design del robot con tanto di piccole variazioni sul tema.

Nel secondo capitolo, ad esempio, Optimus viene potenziato con i pezzi di un ferito Jetfire, un vecchio Bot che ha dato la sua vita per permettere al Comandante Autobot di affrontare il pericoloso avversario di turno. Oltre a essere un palese omaggio ad Armada, questa combinazione consente a Optimus anche di volare – capacità che si protrarrà anche nei film successivi, seppur con mezzi sempre più diversi.

Infatti, in TRANSFORMERS 3, dopo diversi anni sulla Terra il nostro ha ulteriormente aggiornato il proprio arsenale, al punto da dover usufruire... di un rimorchio! Rimorchio che finalmente arriva appunto nel terzo capitolo (facendosi un po’ aspettare, magari, dopo aver assaggiato la potenza nell’unione con Jetfire in La Vendetta del Caduto), assumendo una forma tondeggiante e divenendo una postazione per armi, che a pensarci come idea non è malvagia come evoluzione delle vecchie basi o avamposti armati. L’unica differenza dai due film precedenti è il dettaglio della pancia del robot, forse riparazione da parte di Ratchet di una ferita mortale inflitta da Megatron (che nel film precedente ha ucciso il suo rivale in un modo che dire vile è riduttivo!) proprio in quel punto. E, sempre nel terzo film, ecco che Prime sfreccia nei cieli nuovamente con una Modalità Volo, questa volta sottoforma di jetpack alato!

Chiusa la “trilogia classica”, a partire da L’Era dell’Estinzione del 2014 ci si ritroverà in uno scenario completamente diverso. In seguito agli eventi di Chicago i Transformer vengono banditi dalla società umana e diventano tutti dei bersagli... incluso lo stesso Optimus, che è costretto a nascondersi sottoforma di un vecchio camion arrugginito. Di per sé questo è l’unico riferimento alla G1 in tutto il Bayverso, in risposta alle ripetute lamentele dei fan che fino ad allora non hanno apprezzato l’altmode “muso lungo” introdotto nel 2007. Tuttavia, la cosiddetta “Evasion Mode” (come è stata soprannominata dagli addetti ai lavori) è solo una modalità transitoria, non solo perché lo stesso Comandante Autobot è ferito e richiede urgenti riparazioni. Neanche a dirlo, nello stesso film, si assisterà a una vera e propria metamorfosi... a cominciare dal camion, che ritorna ad avere il look affusolato che abbiamo imparato a conoscere.

Intanto Optimus Prime, saputa l’orribile notizia che il Governo sta massacrando i Cybertroniani in modo indiscriminato, è costretto ad appendere la diplomazia al chiodo («Autobot... finora ho giurato che non avrei mai ucciso gli umani. Ma quando scoprirò chi c’è dietro a tutto questo... dovrà morire!»). Così, da supereroe che piange per la perdita degli amici umani e Autobot, si trasforma in un feroce mercenario assetato di sangue e vendetta. Altmode nuovo, vita nuova, robot nuovo: infatti, per qualche assurdo motivo (e dico sul serio!), la nuova forma robotica di Optimus ricorda l’armatura di un cavaliere medievale. Ma allora dov’è la sua fantomatica corazza argentata dei primi bozzetti se vedo solo i guanti, la Spada del Giudizio, lo Scudo Vector, il suo fucile personalizzato e gli stivali a razzo (sic!) per volare via a caccia dei suoi Creatori? Per carità, fin da La Vendetta del Caduto si è insistito molto sul fatto che lui sia “l’ultimo dei Prime”, ma a quanto pare gli autori hanno gettato alle ortiche questo dettaglio. Ciononostante, il dubbio resta: perché rivelare di punto in bianco che Optimus Prime è anche/in realtà un Cavaliere di Cybertron? Non può essere così vecchio!

Purtroppo l’azzardata scelta di virare verso le atmosfere fantasy/medievali/ciclo arturiano ha causato la morte della saga nel 2017 dopo cinque film, a causa sia dell’addio di Michael Bay alla regia sia del drastico e progressivo calo degli incassi e della qualità in generale. In L’Ultimo Cavaliere, tra il serio e il faceto, il nostro ha di nuovo perso la testa, ma non volontariamente. All’inizio, si ritrova su una Cybertron devastata e lui, dinanzi a quell’orribile spettacolo, ne è disgustato, sotto shock... insomma, chi ha osato fare uno scempio simile alla sua vecchia casa? Frase contraddittoria, considerando che in Dark of the Moon è stato proprio Prime a voler distruggere il Ponte Spaziale di Sentinel Prime per evitare che questi schiavizzasse gli umani allo scopo di ricostruire il suo amato pianeta natale. Oppure è solo una domanda retorica, come a dire: «Che cos’ho fatto?!?»... frase che in effetti il nostro dirà una volta rinsavito, rendendosi conto che stava quasi per uccidere il suo amatissimo amico/figlio Bumblebee, quindi interpreterei quella reazione sotto questa chiave di lettura.

Poi, a un certo punto della sua carriera, Optimus Prime viene manipolato e ingannato da Quintessa, trasformandolo nel riflesso oscuro di sé stesso. Ne avevamo già ampliamente parlato nella Puntata 6, tuttavia un breve riepilogo male non fa.

Questo alter ego, ribattezzato Nemesis Prime, è un’autentica versione negativa del Comandante Autobot: completamente devoto alla sua padrona, egli è ormai privo della sua proverbiale gentilezza e bontà d’animo, lasciando posto a una spietata macchina assassina capace solo di annientare chiunque intralci il suo cammino (solo in questa veste, a mio avviso, la minaccia «Io ti ucciderò!» ha molto più senso!). Apparentemente nulla sembra fermarlo... tranne il suono della voce di Bumblebee e della ferrea fiducia dell’amico umano Cade Yeager. E ora che la Terra e Cybertron sono unite come un solo pianeta «È giunto il momento di tornare a casa.»... ma non vedremo mai la fine della storia per i motivi sopra citati.

Nonostante tutto, Optimus Prime resta il più riconoscibile, vero filo conduttore tra i film di Bay e la classica G1. E a proposito di G1... a salvare la reputazione del buon Commander interviene un tal Travis Knight nel 2018, regalando al pubblico quel tenerissimo capolavoro che è BUMBLEBEE. Anche se in realtà è uno spin-off sulle vicende del piccolo ricognitore Autobot giallo (di cui parleremo prossimamente), è il look generale dei robot a riportarli auge sul grande schermo. Ridisegnarli con le classiche fattezze G1, infatti, è stata una mossa vincente e il “nuovo” Optimus Prime è piaciuto subito: squadrato dalla testa ai piedi, armato di fucile a ioni alla vecchia maniera (non integrato nel braccio, quindi) e il volto sempre coperto da una maschera. Certo, qui è un personaggio secondario, ma in futuro lo rivedremo protagonista numero uno nel prossimo film live action TRANSFORMERS: Il Risveglio.

Continua...

“I Thought You Were Dead!” - Genji Shimada

Pairing: Genji Shimada x reader

Genre: angst -> fluff

Word Count: 1k

Summary: its been two years since your boyfriend, Genji, died tragically. now, you’re being stalked & that figure in the shadows seems a little too familiar

CW: mentions of death, loss of a loved one, stalking, reader gets attacked, allusion to kidnapping?? panic attack if you squint

————

It’s raining when you receive the call. A broken voice on the other line uttering words you never wanted to hear: your boyfriend, Genji Shimada, died at the hands of his older brother. 

You drop the phone and sink to your knees, an animalistic sob tearing through you. It feels like your heart is going to fall out of your chest. 

He was the love of your life, the only person who ever truly understood you. You thought you’d get married some day. Instead, the last time you see him will be in a casket. 

If only he was still here. You would do anything to get him back, but that doesn’t matter now. 

He’s gone. 

—

(Two years later)

Someone is following you. 

For the past week, you’ve felt their presence. On your way to work, while you’re working and on the way home, even when you’re in your house alone at night. You can feel eyes on you, lingering. 

Tonight as you close up shop at the dead store, you feel their eyes once more. It’s dark outside, the only lights being the ones casted from your storefront. Plus, you’re the last one working. You’re all alone, and you’re being watched. 

Not that if any of your coworkers would help. The only person you told tried to talk you down and say you’re just being paranoid, and the others would probably think you’re crazy. So you bit your lip and tried to ignore the problem. 

You finish closing earlier than usual and waste no time in getting the hell out of there. You live close so you walk to work most days, but tonight you keep your house keys between your fingers and turn at every noise. 

You know that there’s someone there and if you could just turn around and catch them—anything to justify your paranoia, that urge to run. There’s a feeling that you just can’t shake, one that says you’re going to die tonight. 

Your mind flickers for a second, like every time you think of death, you think of the love of your life. You wonder if he knew he was going to die that night, if he expected it. Was he scared? Genji was so cocky sometimes, you could hardly believe he’d ever admit to being scared. But knowing him the way you did, you think despite his best efforts at hiding it, he was terrified. 

You turn the corner, only a few blocks from home now when you hear another noise. Your head flicks over your shoulder, and that’s when you see it. A shadow on the roof, their eyes following you. 

That’s all it takes for you to start running. 

You break into a sprint, shoes pounding the pavement. It’s cold out, and you’re trying your best not to slip. You turn again, and run face to chest into a brick wall of a man. 

His arms are spinning you around and tugging yours behind your back before you can even register what happened. As soon as the realization dawns on you, you’re struggling. Kicking against him and trying to escape. 

There’s a glint of metal on the rooftop above you, followed by the soft thud of footsteps. The fight is a blur, all you know is that the man that had you is now on the ground. 

You spin around to face your saviour. The dim streetlights cause the surface of his silvery armour to glimmer. Green lights dance across his body. You’ve never seen him before, but there’s an air of familiarity. 

“Y-you saved me,” you stutter out. 

He nods slowly, not speaking. 

You squint at him. He looks almost the same height as the shadow on the roof earlier. In fact, his build is eerily similar to the one that’s been chasing you. 

“You’ve been following me,” you state. 

“Not you,” his voice is metallic, but underneath it, you can pick out the slight inflections. He’s human. He points at the man laying crumpled on the ground, “him.”

“So he was the one following me?”

He nods, “I was just trying to protect you.”

It makes sense, but you can’t shake the feeling that there’s something more behind his words. Something he’s not telling you about who he is, or what he’s doing there. 

“So, are you going to tell me your name or am I just going to call you green cyborg ninja dude?”

“Green cyborg ninja dude?” He scoffs, “I have a name.”

“But?”

You can already feel where this is going, and you’re not sure if you like it or not. 

“I don’t want to scare you…”

“You saved my life, how could I ever be scared of you?”

He sighs, and his metallic fingers press the sides of his visor. Carefully, he pulls it over his head. You’re in shock. Though his face is scarred, you would recognize him anywhere. 

Somehow, against all odds, Genji Shimada is standing in front of you. Alive. 

“G-Genji?” You don’t even finish before the tears start. There’s no way he’s here—you went to his service, you grieved him. 

“Y/n,” he mumbles, reaching out for you before stopping midway. “I-I know this must be shocking.”

“I thought you were dead!” You wail. 

Your voice echoes off the walls, mixing with the sounds of your choked sobs. Genji stares at you, unsure of what to do. He wants to comfort you, but he doesn’t know where your boundaries are after being gone so long. are—how are y-you here?

“Fuck it,” he mutters to himself and tugs you into his chest. “Shh, it’s okay. I’m here—deep breaths, okay? I’ll tell you everything, just calm down.”

You sob into his armour, hands pounding on his chest. Genji holds you regardless, and his touch is so familiar it only makes you cry harder. 

“I missed you so much,” you whimper into him. 

He rubs your back, “I missed you too, baby. But I promise, I won’t leave you again. Never again, okay?”

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